giovedì 2 maggio 2013

Scegliere i prodotti giusti: cos'è l'Inci e riconoscere gli ingredienti nocivi



Quanto siete attente nella scelta dei prodotti da utilizzare sulla vostra pelle e sui vostri bambini? Conoscere gli ingredienti che compongono i prodotti detergenti e cosmetici, con cui ogni giorno curate la pelle delicata dei vostri bimbi, è fondamentale. Come farlo? Prestando attenzione all’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) sigla internazionale utilizzata per indicare, in etichetta, i diversi ingredienti del prodotto cosmetico. 

Leggere e comprendere la composizione degli ingredienti non è così difficile come sembra, bastano poche indicazioni per riconoscere un Inci naturale, niente lauree! 

1) Gli ingredienti indicati sono in ordine decrescente di quantità: al primo posto è infatti indicato l’ingrediente contenuto in percentuale più alta e man mano a seguire gli altri, fino a quello contenuto in percentuale più bassa; 

2) Gli ingredienti sono indicati in Latino o Inglese: gli estratti vegetali sono scritte con il loro nome botanico latino, mentre i componenti chimici sono scritti in lingua inglese

3) L’elenco degli ingredienti è diviso in tre parti: nella prima parte vengono scritte le sostanze strutturali del prodotto ovvero i tensioattivi, gelificanti e umettanti, nella seconda sono riportati i principi attivi e nell'ultima parte sono scritti i conservanti, i coloranti (con la sigla C.I + numero identificativo) ed i profumi

Detto questo, facendo un piccolo riassunto: un prodotto è tanto più naturale quanto più corto è l'elenco degli ingredienti e maggiore è il numero delle parole in latino. 

Quali sono gli ingredienti più dannosi da evitare? Per levarvi ogni dubbio utilizzate il biodizionario: inserendo il nome dell’ingredienti si ottiene il responso, pallino rosso, giallo o verde a seconda della naturalezza o meno dell’ingrediente. Ecco alcuni esempi, per lo più sostanze cancerogene: 

- Derivati del petrolio (esempio: paraffinum liquidum, propylene glycol, petrolatum, vaselina, isopropyl, PEG e PPG Polyethylene glycol e Propylene glygol, Carbomer) 

- Siliconi (esempio: riconoscibili dai suffissi -one o –ane come dimethicone, trimethicone, cyclopentasiloxane) 

- Conservanti (esempio: butilidrossianisolo, BHA, E320, BHT, diazolidinyl urea, formaldheyde, sodium hydroxymethylglycinate, chlorexidine, sostanze terminanti in –paraben) 

- Battericidi (esempio: triclosan) 

- Tensioattivi Aggressivi (esempio: Sodium Lauryl Sulfate (SLS) e Sodium Laureth Sulfate (SLES)) 

- Sigle numerate (nella maggior parte dei casi sono sostanze nocive)

Nessun commento:

Posta un commento